Viaggio in Georgia tra memoria e futuro

Organized By Pascal McLee

Location:

Biblioteca di Albenga (44.048390, 8.213110)

Details

Presentazione del libro “Viaggio in Georgia tra memoria e futuro” che, oltre ad essere molto valido, è anche opera del dott. Paolo Vettori, residente a Brescia e Socio del Circolo "Amici nell'Arte". Il libro sarà presentato venerdì 13 aprile 2018 alle ore 17.00 presso la Biblioteca Civica “Simonetta Comanedi” di Albenga (al secondo piano di Palazzo Oddo), presente l’autore. Il libro Con questo libro continua il “viaggio” di Paolo Vettori nei territori dell’ex impero sovietico, un lungo cammino che lo ha già visto sugli itinerari dell’Armenia e Nagorno-Karabakh, poi sul confine russo-polacco, tra Danzica e Kaliningrad, fino a giungere alla Moscova. Quello che l’autore descrive è un doppio viaggio nelle sue “città visibili”, dove la terra georgiana parla sulle origini, sui cambiamenti e soprattutto sulle attuali percezioni dell’odierna umanità di questi luoghi. Anche da queste prime pagine traspare la caratteristica fondamentale dell’autore, ovvero la certosina descrizione di personaggi e luoghi e la zelante curiosità di uno studioso profondamente affascinato dalla cultura, dalle tradizioni e dalle vicissitudini storiche dei popoli dell'Est europeo. Paolo Vettori si avventura questa volta in Georgia attraverso Mosca, entrando immediatamente nel vivo della questione più delicata, e cioè il difficile rapporto con il potente vicino, “Madre” Russia, dalla cui ingombrante “protezione” questo piccolo Paese, stretto tra le montagne del Caucaso e il Mar Nero, è riuscito ad affrancarsi solo nel 2003, grazie a quella che è passata alla storia come “la rivoluzione delle rose”, pagando però, a distanza di appena 5 anni, un prezzo pesante, con l’intervento armato russo dell’agosto 2008 nell’Ossezia del Sud. Un viaggio, il suo, per mondi non del tutto “turistici”, proponendosi di rilevare e raccontare i dettagli della Storia di quei luoghi, al fine di svelare un mondo, non sempre ostico e inaccettabile, così abbiamo appreso sui banchi di scuola.